Sempre più persone sono colpite da dolori intensi, improvvisi e spesso anche invalidanti, dovuti a cefalee ed emicrania. Capita anche a te? Allora conosci bene come questa situazione possa condizionare le tue giornate e la qualità della tua vita. Ma la soluzione è proprio sulla tua tavola.

Quali sono le principali cause delle cefalee?

Disturbi di natura organica, legati alla vista, alla nausea, alla fotofobia, alla colonna cervicale o a particolari condizioni neurologiche sono alcune cause dei mal di testa. Tuttavia, possiamo riscontrare altre numerose cause che producono diversi tipi di cefalee.

Il mal di testa può essere provocato da vari meccanismi, che sono legati alle abitudini e alla quotidianità di ognuno di noi:

  • digiuno. Ti bastano alcune ore di digiuno, magari perché ti capita di saltare la colazione o il pranzo. In questo caso, fare anche solo uno spuntino ti aiuta a evitare il mal di testa;
  • troppo stress;
  • sforzi fisici intensi;
  • squilibrio glicemico. Cefalea e sonnolenza sono legate a episodi di cattiva gestione degli zuccheri. Prova a mangiare qualcosa, vedrai che quell’accenno di mal di testa sparirà;
  • stitichezza. Episodi di cefalea o emicrania possono essere sintomo di una scorretta regolarità intestinale;
  • insonnia;
  • patologia emorroidaria;
  • dismenorrea. Associato alla mestruazione e ai dolori e fastidi che può provocare, troviamo anche il mal di testa.

Proprio su tutti questi casi, l’alimentazione può agire in maniera molto positiva per ridurre il mal di testa.

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Come l’alimentazione può aiutare contro il mal di testa

Come l’alimentazione può aiutare contro il mal di testa?

Potrà sembrarti strano, ma la giusta alimentazione ha effetti positivi sulle cefalee. Si tratta di benefici che possono variare a seconda del tipo di persona e di mal di testa. Eppure è evidente che mangiare in modo adeguato porta miglioramenti a chi soffre di questi disturbi.

In generale, le linee guida nutrizionali devono essere volte a stimolare il fegato e garantire stabilità degli zuccheri nel sangue. Non si tratta di controllare le calorie o seguire una classica dieta ipocalorica. In tali casi, infatti, si rischia di portare carenza di nutrienti al cervello e la probabilità di cefalee piuttosto aumenta. Ricorda, il cervello ha bisogno di energia.

Dunque, da un lato si dovrà agire sul fegato, magari con alimenti ben conditi, cotti in olio, dall’altro si dovrà trattare con cibi ricchi di iodio, per favorire il lavoro della tiroide. Infine, anche l’uso di bevande adrenergiche, come caffè o cola, assunte senza esagerare, possono essere di supporto contro le cefalee.

Combattere il mal di testa con il cibo: 3 consigli

Il mio primo consiglio è eliminare tutti gli alimenti che possono avviare cefalee o acutizzarle. Nello specifico mi riferisco a:

  • formaggi, soprattutto stagionati;
  • cioccolato;
  • insaccati;
  • cibi che contengono solfiti e solfati, come ad esempio il vino scadente;
  • pasti troppo zuccherini che possono portare a picchi glicemici. Non ti parlo di biscotti o cornetti, ma piuttosto di pasti a base di sola pasta o panini. Anche senza rivoluzionare le tue abitudini, ti basta adottare qualche piccolo trucco, come l’aggiunta di una verdura o di un frutto.

Il mio secondo consiglio è di scegliere invece alimenti che combattono le cefalee. Ecco quali:

  • verdure crude;
  • carboidrati, come pasta, sempre da associare con tanta verdura, sia cotta che cruda, e cereali in chicco, ad esempio riso, quinoa, farro, miglio, grano saraceno;
  • vegetali ricchi di potassio quali la zucchina, la patata, i fagiolini.

Il mio terzo consiglio è di sperimentare alcuni rimedi del tutto naturali ed efficaci:

  • assumi spicchietti di limone, magari piccolini, spolverati di zucchero;
  • bevi della cola, basta mezzo bicchiere, con qualche goccia o pezzettino di limone. La caffeina contenuta nella bevanda stimola il metabolismo e velocizza l’eliminazione delle tossine a livello renale;
  • a ogni pasto associa più proteine, per sfruttare la loro componente lipidica. Se sei a dieta attenta: il solo uso del petto di pollo potrebbe favorire l’emicrania;
  • prendi il caffè amaro, accompagnato dal limone. Acido citrico e caffeina agiranno per indurre un marcato effetto detossificante.

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Quali sono i tipi di cefalee e come prevenirle con l’alimentazione

Quali sono i tipi di cefalee e come prevenirle con l’alimentazione?

Come abbiamo appena visto insieme, il legame tra cefalea e nutrizione esiste ed è forte. Nello specifico è dovuto al funzionamento di alcuni organi come fegato, reni e la muscolatura scheletrica. In base agli elementi coinvolti, si può soffrire di una diversa tipologia di mal di testa.

Mal di testa di origine epatica

Si tratta dell’emicrania dovuta a cattiva depurazione del sangue. In questo caso sono proprio le tossine indesiderate che restano in circolo a provocare il mal di testa.

Riequilibrare l’alimentazione permette di migliorare il dolore, fino anche a totale scomparsa del fastidio.

Forse ti sembrerà strano, eppure in questo caso puoi sfruttare anche la frittura, con moderazione, e aumentare i carboidrati, mentre le proteine animali vanno ridotte. In questo modo, infatti, il fegato viene stimolato.

Ricordati sempre di usare l’olio extra vergine per la frittura e di associarla a un contorno crudo o un frutto piuttosto zuccherino.

Mal di testa da anemia

In questo caso, il dolore è dovuto all’ossigeno che scarseggia a causa della carenza di ferro portata dall’anemia.

Se soffri di questo tipo di mal di testa devi aumentare le riserve di ferro. Come? Mangia carne rossa, uova, radicchio, cicoria, carciofo e fagiolini. Come spuntino o a fine pasto puoi assumere melograno, uva scura o prugne.

Fai attenzione, però, a non assumere dosi massicce di ferro in breve tempo.

Cefalea vasomotoria

La soluzione in questo tipo di cefalea dovuta a sbalzi pressori è proprio riequilibrare la pressione.

Per farlo è meglio evitare eccessi di carne rossa e verdure crude, contenenti molti sali minerali. Tali alimenti vanno calibrati da persona a persona.

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Cefalea muscolo-tensiva

Questo tipo di cefalea è rilevata spesso in persone iperattive. Ecco perché meglio evitare cibi stimolanti, meglio invece sfruttare il potassio che agisce da mio-rilassante e sostiene il fegato.

Dunque via libera ai carboidrati, alle proteine animali solo a pranzo e lattuga, zucchine, fagiolini, patate, pesche e banane per il pasto serale.

Emicrania legata al ciclo

I tuoi disturbi corrispondono a una fase precisa del ciclo mestruale? Allora puoi distinguere la coincidenza dell’emicrania con:

  • l’avvio della mestruazione. Ciò può indicare che hai carenza di ferro. Quindi corri a fare un bel controllo degli esami del sangue;
  • l’ovulazione. In questa fase può verificarsi “cattiva gestione dei liquidi corporei”, come se la ritenzione idrica si riflettesse anche sul microcircolo del cervello. Gli abbinamenti e le cotture utili sono proprio quelli che puoi adottare anche contro la cellulite.

Infine, se l’emicrania si accompagna a un ciclo un pò irregolare e ballerino, potrebbe essere un segnale di pre-menopausa e potrebbe dipendere da carenza di progesterone.

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Biografia Rosa FloccoRosa Flocco, Biologa Nutrizionista, è laureata con lode in Neurobiologia dall’Università degli Studi di Pavia (2012). Si occupa di aiutare le persone con problematiche digestive, ormonali, tiroidee e affette da malattie infiammatorie, croniche e intestinali. Raggiunge risultati positivi attraverso l’insegnamento delle corrette pratiche di cottura e di abbinamento dei cibi.
1 commento su questo articolo
  1. Francesca

    Grazie mille Rosa di condividere tutto questo, è tutto utilissimo, mi ha cambiato davvero la vita seguire i tuoi consigli, non vedo l’ora di fare la prossima consulenza, grazie davvero

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