La pelle ci avvolge ed è il nostro contatto con il mondo esterno. Ci permette di avvertire sensazioni e comunicare. Dalla struttura complessa e dalla grande estensione, è un vero e proprio organo, che deriva dallo stesso tessuto del cervello. Si parla infatti dell’”io pelle”. Mantenerla sana è una priorità.

Diverse problematiche possono, però, colpire la nostra cute, a partire da quella che è forse la più nota: l’acne.

Cos’è l’acne?

L’acne è una patologia caratterizzata dall’infiammazione delle ghiandole sebacee annesse al follicolo pilifero. Nella pratica, tali ghiandole producono sebo, cioè grasso, utile alla protezione e all’elasticità della pelle. Quando tale sebo è prodotto in quantità eccessive, si accumula. La conseguenza? La formazione degli odiati brufoli.

Molto frequente nelle giovani donne, con un aumento legato al ciclo mestruale, si presenta, infatti, soprattutto nel periodo periovulatorio e pre-mestruale. Dopo la mestruazione tende a ridursi, fin quasi a scomparire.

L’acne può ripresentarsi con la gravidanza, a causa dell’ennesimo squilibrio ormonale che interessa il corpo di una donna. In questo caso, è sempre bene fare attenzione a non eccedere con prodotti esfolianti contenenti acido retinoico o glicolico. Se possono essere efficaci sulla pelle, possono avere anche effetti collaterali sul feto.

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Quali sono le cause dell’acne?

Possono esserci diverse cause che portano alla comparsa dell’acne. Due sono le più frequenti:

  • squilibri ormonali. L’eccesso di sebo è dovuto all’azione del testosterone che attiva la ghiandola sebacea, facendola lavorare più del normale;
  • cause batteriche. L’occlusione dei pori cutanei fa moltiplicare un batterio, che vive di norma sulla pelle, che causa l’infiammazione.

Per capire cosa provoca la presenza dell’acne, è utile valutare le zone della cute coinvolte dalla presenza di brufoli.

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Dove si presenta l’acne?

La localizzazione delle lesioni è importante sia per capire la vera natura dell’acne, sia per stabilire il migliore trattamento bionutrizionale.

Quando le eruzioni cutanee si presentano solo nella zona del mento, l’acne non risulta troppo aggressiva ed è collegata alla presenza di cicli anovulatori.

La presenza nella zona media e laterale delle guance, con espressioni anche molto violente e di cipo cistico o addirittura necrotizzante, si associa, il più delle volte, alla sindrome dell’ovaio policistico e all’irsutismo. Di norma, più è grave l’irsutismo, più l’acne appare aggressiva. In questi casi, tutto dipende da valori di testosterone molto alti rispetto alla norma.

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Come aiutare la pelle a rigenerarsi?

L’acne può essere una vera difficoltà per chi ne soffre. Arrossamenti e dolorosi accumuli di pus, che non compromettono solo il lato estetico. Una cute lesionata, infatti, non riesce a svolgere al meglio le sue funzioni protettive per il corpo.

La pelle deve essere sostenuta nel meccanismo naturale di riparazione e rigenerazione. Ecco due sostanze che svolgono questo compito:

  • vitamina A. Esistono farmaci e integratori a base di vitamina A . L’ideale è assumere dosi moderate di tali prodotti, in modo da non farne un uso massiccio.
    Troppa vitamina A, infatti, affatica il fegato. Se assumi vitamina A ti suggerisco di monitorare il fegato, con semplici analisi del sangue, e, soprattutto, nutrirlo e aiutarlo nel suo lavoro di detossificazione, tramite l’alimentazione;
  • colostro. Si tratta del liquido prodotto da tutte le madri di mammiferi per i primi giorni dopo il parto. Molto diverso dal latte, questo prodotto contribuisce alla riparazione dei tessuti, tra cui la cute, e favorisce la cicatrizzazione, la protezione e l’effetto antinfettivo della pelle.
    Per il benessere della pelle, dunque, un trucco può essere l’uso calibrato del colostro di natura bovina, il più simile per composizione a quello umano. Come integratore è un vero toccasana, anche se soffri di allergie o ti ammali spesso.

Quali cibi aiutano a combattere l’acne?

Il benessere della pelle dipende da un insieme di fattori, che vanno dall’equilibrio ormonale, allo stile di vita. Se questi fattori possono essere legati al tipo di pelle e all’età, la risposta per ogni differente caso è una: l’alimentazione.

La relazione tra nutrizione e acne è provata dall’esperienza di molte persone. Ad esempio, per trattare le sporadiche lesioni acneiche che compaiono nei cicli anovulatori può essere molto utile ridurre latte e dei suoi derivati.

Anche una singola assunzione di cioccolato, oppure mangiare carne rossa per più giorni consecutivi, farà comparire dopo poco tempo, una nuova eruzione cutanea.

Nella maggior parte dei casi, l’acne è di natura ormonale. Per questa ragione l’alimentazione deve essere in grado di:

  • metabolizzare al meglio gli estrogeni;
  • apportare il giusto quantitativo di zuccheri per facilitare il funzionamento epatico;
  • potenziare lo stimolo sulle ghiandole surrenali.

Cibi come uova, vongole e cozze, ostriche, oppure semi (di girasole, melone o zucca) e frutta secca (pinoli, mandorle, noci, nocciole e arachidi), assimilati nelle giuste quantità aiutano a migliorare la stabilità ormonale e dunque, la salute della pelle.

Ti consiglio anche l’avocado che, oltre ad essere ricco di omega3, ha un potere favoloso nel regolare gli zuccheri.

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Quali cibi sono da evitare per l’acne?

Da evitare, invece, pollo, lattuga, riso in bianco e tutto ciò che è poco condito. Sì, hai capito bene, condisci i tuoi cibi, soprattutto con l’olio. L’olio, infatti, è il tuo anti infiammatorio naturale, oltre che essere un grasso buono capace di regolare la glicemia. Quindi è bene usarlo sia cotto che crudo.

Attenta a non esagerare con il salmone. Lo trovi spesso anche nei bar, ma se lo mangi troppo spesso, dà al tuo corpo troppi sali che possono infiammare la pelle.

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Ricette e linee guida nutrizionali contro l’acne

Ma non è tutto, gli alimenti devono essere anche cotti e combinati nel giusto modo. Ecco qualche indicazione nutrizionale per te:

  1. crostacei gustosi come i gamberi alla piastra e uova. Le uova agiscono a livello della tiroide e sulle ghiandole surrenali, potenziando il metabolismo. Accompagnando il tutto con finocchio crudo e un frutto, ad esempio, kiwi, ananas, o semplicemente mela o pera, avrai realizzato un buon pasto per il palato e per la pelle.
  2. frittata di carciofi. Questa combinazione permette di stimolare allo stesso tempo fegato (grazie al carciofo) e reni (tramite le uova). Aggiungi delle carote, contenenti vitamina A e zuccheri, e mangia anche un’arancia, in questo modo andrai a potenziare ancora di più il tuo aiuto al fegato.
  3. tagliatelle all’uovo, condite con verdura, sono di grande aiuto per la tua pelle. Puoi aggiungere sempre una verdura cruda, per evitare trattenimento di liquidi, come cetrioli oppure insalata di radicchio e noci.

Per riassumere, quello che devi fare nella pratica è regolare gli zuccheri che tengono a bada l’insulina, l’ormone che in primis infiamma le tue ovaie e la pelle.

Ricordati poi di non esagerare con i cibi salati. Questo non significa che eliminare il sale quando cucini risolverà il problema. Salsa di soia, capperi, spinaci, pomodori, carne rossa e formaggi sono alimenti che contengono naturalmente sali. Quindi dovrai limitarli e alternarli a cibi come verdura cruda e frutta.

Insomma, il giusto equilibrio alimentare darà il giusto equilibrio all’aspetto della tua pelle.

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Biografia Rosa FloccoRosa Flocco, Biologa Nutrizionista, è laureata con lode in Neurobiologia dall’Università degli Studi di Pavia (2012). Si occupa di aiutare le persone con problematiche digestive, ormonali, tiroidee e affette da malattie infiammatorie, croniche e intestinali. Raggiunge risultati positivi attraverso l’insegnamento delle corrette pratiche di cottura e di abbinamento dei cibi.

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