La tiroide, essenziale per l’organismo, non è legata solo alla capacità del corpo di bruciare energia. Nella protezione e conservazione della muscolatura, nella regolazione dei corretti movimenti intestinali, nella gravidanza e perfino nella determinazione del desiderio sessuale, entra in gioco e svolge un ruolo fondamentale.

Ecco perché se il suo funzionamento non è corretto bisogna correre ai ripari. Prima, però, è necessario essere consapevoli del problema e non farsi ingannare da falsi miti. Facciamo un po’ di chiarezza insieme.

1° falso mito: dieta ferrea e intensa attività fisica aiutano la tiroide

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La tiroide regola la velocità del metabolismo. Diete, ipocaloriche o iperproteiche, e forme di digiuno sottopongono a forte stress la tiroide, già molto delicata nel suo funzionamento, generando nel tempo un rallentamento dell’attività della tiroide stessa o attacchi compulsivi verso il cibo.

Perché accade tutto questo? Quando fai una dieta ipocalorica, diminuendo la quantità di energia fornita al corpo, quest’ultimo inizia a risparmiare risorse e a rilasciare enormi quantità di ormoni dello stress. Questa condizione si traduce in un rallentamento del metabolismo e in un blocco della funzione tiroidea. La conseguenza finale sarà una condizione di ristrettezza energetica che coinvolgerà sia il tuo corpo che la tua mente.

Adesso prova a pensare di assumere minore quantità di cibo e aggiungere più esercizio fisico. Le riserve di energia, già basse, vengono consumate del tutto e il tuo corpo comincia a rilasciare ormoni dello stress in quantità sempre maggiori. Se in un primo momento questi ormoni ti aiutano a perdere chili, a lungo andare causano danni al metabolismo e alla tiroide. E il tuo peso non vorrà più diminuire.

In definitiva, se la quantità di cibo non è sufficiente, la tiroide diventa più lenta. Le riserve muscolari non vengono consumate e i grassi si accumulano. Inoltre anche le prestazioni mentali calano, lasciando spazio alla pigrizia.

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2° falso mito: la soia è un alimento salutare, anche per la tiroide

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Ricca di minerali e vitamine, la soia è un legume sempre più conosciuto e utilizzato. Grazie alle fibre che contiene è usata per combattere la stitichezza e controllare il colesterolo. Se è vero, dunque, che ha delle proprietà che possono essere positive per l’organismo, è anche vero che ce ne sono altrettante che possono creare dei problemi

Oltre alla riduzione dell’assimilazione di calcio, magnesio e ferro e all’aumento del fabbisogno corporeo di vitamina D, i cibi contenenti soia possono addirittura risultare tossici per il sistema nervoso e per i reni a causa dei livelli di alluminio elevati.

Guardando più da vicino la tiroide, però, la situazione è ancora più delicata. Partendo dal presupposto che la soia interferisce con gli ormoni, guardiamo nel dettaglio a cosa può portare:

  • intacca la normale funzione tiroidea inibendo l’attivazione degli ormoni tiroidei;
  • blocca l’assorbimento dello iodio, che a sua volta agisce sulla tiroide, ostacolando il suo funzionamento fino a portare all’ipotiroidismo e allo sviluppo del gozzo – dovuto all’aumento del volume della tiroide;
  • nelle persone che presentano problematiche legate alla tiroide, può inibire la capacità del corpo di assorbire a pieno i farmaci specifici.

3° falso mito: stress, depressione e cattivo umore sono solo psicosomatici

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Ti potrà sembrare strano, eppure stress ed eventi traumatici agiscono in modo diretto sulla tiroide. Pigrizia, fenomeni depressivi o più semplicemente cattivo umore non riguardano solo lo stato psicologico, ma possono essere legati a disfunzioni della tiroide.

Quando il corpo affronta una situazione di emergenza, tutte le funzionalità tendono a rallentare per preservare l’energia necessaria a superare quel momento di criticità. Seguendo lo stesso meccanismo che si innesca nel caso di dieta ferrea.

Insomma, anche il cervello risente del ridimensionamento energetico e reagisce facendoti provare stanchezza, pigrizia, scarsa motivazione e pensieri confusi, giungendo perfino a veri e propri deficit mnemonici.

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4° falso mito: il colesterolo alto dipende soltanto dall’alimentazione

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Sempre più al centro delle tue preoccupazioni, anche se non hai cambiato la tua alimentazione, può esserci l’aumento del colesterolo; quello “cattivo” che porta a malattie cardiovascolari. Avrai certo visto diverse possibilità di aiutare a mantenere ottimale il suo valore con l’alimentazione. Eppure alti livelli di colesterolo non dipendono solo dal cibo.

Un cattivo funzionamento della tiroide, con una scarsa produzione di ormoni, influisce proprio sul colesterolo.

L’ormone della tiroide, insieme alla vitamina A, è essenziale per convertire il colesterolo negli ormoni steroidei – come progesterone, testosterone, estrogeni o cortisolo –. Più la tiroide funziona in modo corretto, più il corpo sfrutterà il colesterolo per trasformarlo in altre sostanze utili.

5° falso mito: meglio evitare l’uso del sale nei cibi per favorire la tiroide

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Sentiamo spesso dire quanto il sale possa portare problemi al nostro organismo, se non ben dosato. Nel caso della tiroide, però, nella tua dieta non può mancare. Lo iodio, presente appunto nel comune sale iodato, è fondamentale per la produzione degli ormoni tiroidei. Nel caso di una sua grave carenza il rischio è che la tiroide si ingrossi, causando la formazione del gozzo.

Attenzione invece agli zuccheri. Quando il livello di glicemia nel sangue non è equilibrato, il cortisolo (l’ormone dello stress) viene rilasciato a più riprese, provocando infiammazione di intestino, polmoni e cervello, e stressando le ghiandole surrenali, che rilasciano quantità sbilanciate di ormoni.

Anche la tiroide non è immune da questi squilibri. Alti livelli di ormoni dello stress possono innescare insulino-resistenza, che compromette il funzionamento della tiroide, portando, di conseguenza, a una difficile produzione degli ormoni tiroidei.

Il metabolismo viene così alterato e il corpo non riesce a disintossicarsi. Stabilizzare la glicemia è un aspetto essenziale per una tiroide sana.

Hai altri dubbi? Vuoi saperne di più? Sono a tua disposizione per aiutarti a orientarti verso la scelta più giusta per la tua tiroide.

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Biografia Rosa FloccoRosa Flocco, Biologa Nutrizionista, è laureata con lode in Neurobiologia dall’Università degli Studi di Pavia (2012). Si occupa di aiutare le persone con problematiche digestive, ormonali, tiroidee e affette da malattie infiammatorie, croniche e intestinali. Raggiunge risultati positivi attraverso l’insegnamento delle corrette pratiche di cottura e di abbinamento dei cibi.

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