Lo so, sono un po’ in ritardo. Avrei dovuto scrivere questi consigli qualche settimana fa, ma neanche farlo apposta un virus, o presunto tale, ha colpito il mio compagno. La febbre non voleva abbassarsi, il medico di base era irraggiungibile. Non eravamo certi che fosse un virus – io ho temuto che fosse addirittura una meningite – così ci siamo rivolti alla guardia medica.

In quei giorni di ansia mi sono chiesta: perché il cervello ci spinge sempre a pensare al peggio? Ho pensato soprattutto a te che vivi in una condizione di incertezza per colpa di un’infezione cronica digestiva o intestinale. Tu che riesci a mantenere la calma, anche se hai a che fare con grandi disagi quotidiani.

Voglio essere al tuo fianco con qualche riflessione utile per aiutarti a gestire al meglio quel brutto virus intestinale o, nella peggiore delle ipotesi, la riacutizzazione della malattia.

alimenti cotti difese immunitarie

Che cosa mangiare con il virus intestinale

Mangia alimenti cotti. Opta per le verdure, ad esempio carote, zucchine, zucca e finocchi. Sapevi che la cottura spinge il corpo ad attivare le difese immunitarie? Le patate – meglio se al forno – sono un valido alleato nella fase diarroica; se bollite, invece, si riempiono di acqua favorendo i disturbi digestivi e il gonfiore della pancia.

Se non sei sicuro che si tratti di un virus, e sei in attesa di parlare con il tuo gastroenterologo, evita tutti gli alimenti allergizzanti. Latte in primis, ma anche uova, pollo e kiwi potrebbero peggiorare i tuoi sintomi. Non sono indicati nemmeno i lievitati come il pane fresco. Non riesci a fare a meno del pane? Allora abbrustoliscilo nel tostapane.

Tra i biscotti secchi – o in alternativa qualche pezzo di crostata -, e i cibi troppo zuccherini, magari gluten free, preferisci i primi. Gli alimenti ricchi di zucchero provocano la fermentazione e lo stimolo intestinale. Anche la frutta potrebbe darti qualche disturbo perché è difficile da digerire; punta sui mirtilli neri, una spremuta di melagrana o una mela cotta. La mela cotta è molto efficace contro i crampi all’altezza dello stomaco.

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bere piccole dosi lontano dai pasti

Che cosa bere contro il virus intestinale

Un consiglio generale da tenere sempre a mente a tavola, o fuori dai pasti: bere a piccoli sorsi aiuta a limitare le corse improvvise in bagno. Pensaci, può succedere anche con un semplice bicchiere d’acqua. Dunque cerca sempre di bere a piccole dosi, il più possibile lontano dal pranzo e dalla cena, e evita di bere troppo mentre mangi.

Gradisci il tè? Bene, allora dovresti lasciarlo in infusione almeno quindici minuti. Le bustine di tè immerse per poco tempo in acqua calda, infatti, stimolano i movimenti intestinali e sono un toccasana per chi soffre di stitichezza. Non è il tuo caso!

Infine la mia ricetta per preparare una sorta di gatorade naturale. In 100 ml di acqua, aggiungi un pizzico di sale e un pizzico di zucchero; bevi questo liquido ogni cinque-dieci minuti, se ti senti spossato e comunque dopo ogni scarica. Col passare del tempo reintrodurrai i sali persi e ti sentirai sempre più energico.

tosse tisana no aloe

Che cosa fare se compare anche la tosse

Una tisana di camomilla, con limone e una puntina di miele, è ciò che ti serve per lenire i disturbi della gola associati al virus intestinale. Lascia in infusione pochi minuti la camomilla e, se hai un numero elevato di scariche diarroiche – oltre le 5, per capirci -, non esagerare con il miele perché tende a fermentare in pancia ed è lassativo.

Rinfresca le mucose della bocca con spray naturali, al contrario evita gli sciroppi che contengono aloe. L’aloe è assolutamente vietata nella cura delle infiammazioni intestinali. Quando le scariche diarroiche spariranno, assumi alimenti semiliquidi come le vellutate oppure un po’ di riso in brodo vegetale o animale.

Hai seguito alla lettera i miei consigli per stare meglio? Fammi sapere come ti sei trovato.

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Biografia Rosa FloccoRosa Flocco, Biologa Nutrizionista, è laureata con lode in Neurobiologia dall’Università degli Studi di Pavia (2012). Si occupa di aiutare le persone con problematiche digestive, ormonali, tiroidee e affette da malattie infiammatorie, croniche e intestinali. Raggiunge risultati positivi attraverso l’insegnamento delle corrette pratiche di cottura e di abbinamento dei cibi.

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