Hai spesso una sensazione di bruciore allo stomaco dopo cena? Hai smesso di mangiare alcuni cibi per evitare di sentirti a disagio? Il reflusso gastroesofageo può essere incredibilmente frustrante e doloroso.
Ma non lasciare che ti impedisca di mangiare alimenti nutrienti e deliziosi, con i giusti suggerimenti pratici e consigli utili potrai gestire il reflusso e far tornare questi alimenti spesso incriminati nella tua routine quotidiana.
Facciamo una bella carrellata di cibi “proibiti” – fino a oggi – e degli accorgimenti per digerirli al meglio.
Pomodoro anti-reflusso: ecco come fare
Non stai più mangiando il pomodoro perché lo trovi acido e temi per il tuo stomaco? Per ridurre l’acidità , devi tener conto delle diverse preparazioni e del condimento.
Fai attenzione, quindi, alle cotture:
- sugo con pomodoro fresco, saltato in padella, per 15 minuti, con aggiunta di sale alla fine
- passata di pomodoro, per 20, 25 minuti e salatura all’inizio
- sugo complesso (es. ragù), più di due ore e sale a inizio cottura.
Passiamo adesso al condimento. Ci sono alcuni trucchi, di cui forse non hai mai sentito parlare, che ti faranno riscoprire tutto il piacere di mangiare il pomodoro:
- un buon soffritto con abbondante olio evo
- sedano nel soffritto – antimeteorico naturale e ricco in gusto
- erbe aromatiche: le foglie di alloro aggiunte nel soffritto, foglie di basilico intere messe a fine cottura.
Erbe aromatiche ed olio evo sono di grande aiuto per il tuo stomaco e il tuo intestino per le loro caratteristiche lenitive e antinfiammatorie. Condisci anche la tua insalata di pomodorini con olio evo a volontà ed erbe aromatiche, sentirai la differenza!
Se vuoi essere ancora più sicura di non soffrire l’acidità del pomodoro, neanche a livello di gusto, scegli i datterini gialli – più dolci rispetto ai classici rossi.
Pasta con il tonno: come digerirla?
Vivi condizioni che ti portano ad avere periodi di debilitazione, pressione bassa, scariche e feci non composte? O semplicemente non digerisci il tonno?
Se cerchi una pasta e tonno, senza rischi di reflusso e indigestioni, questa pasta non può mancare nel tuo ricettario.
Come è possibile? La chiave è grattugiare un po’ di zenzero fresco o del limone (in caso di infiammazioni vescicali o reflusso, prediligi il limone).
Gli ingredienti, per 3, 4 persone, che ti servono per realizzarla sono:
- 320 gr di pasta secca a scelta
- 2 vasetti di tonno
- 1 mazzetto di rucola (se non hai la rucola o non la gradisci, #aggiungi sedano nel soffritto. Ottimo anche qualche pomodorino)
- Olio evo q.b.
- 1 spicchio di aglio
- Rosmarino, timo o altre erbe aromatiche a scelta
- Zenzero fresco q.b.
- un limone
- Sale e pepe q.b.
Per goderti una buona pasta col tonno senza complicazioni nella digestione e senza eventuali infiammazioni cutanee, segui tutti i passaggi con attenzione e cura:
- Versa in una padella olio evo, aglio e rosmarino o timo, facendo rosolare a fiamma medio bassa.
- Una volta rosolato, #aggiungi il tonno in padella.
- Nel frattempo, cuoci la pasta in acqua abbondante e salata.
- Aggiungi un mestolo di acqua di cottura in padella per stemperare i filetti di tonno e amalgamare meglio ai sapori.
- Pronta la pasta al dente, scola e aggiungila in padella
- #aggiungi anche una manciata di rucola lavata.
- Mantieni la fiamma medio bassa e salta per pochi secondi, aggiungendo se necessario qualche cucchiaio di acqua di cottura.
- Grattugia dello zenzero fresco sbucciato e la buccia di un limone.
- Se gradisci aggiungi del pepe alla fine.
- Annusa i profumi e gusta il piatto in tranquillità .
A questo punto non ti resta che prepararti a gustare questa prelibatezza.
Melone: ricetta per un’insalata senza gonfiore
In tema di gonfiore e digestione, la frutta può metterci in difficoltà , ma il suo gusto e i suoi benefici per l’organismo sono così tanti che sarebbe un vero peccato privarsene.
Soprattutto nella stagione più calda, per una bella carica di energia, contro la pressione bassa e per una pelle radiosa, il melone, può fare miracoli.
Non lo stai mangiando perché temi gonfiore e cattiva digestione? Prova questa #floccoricetta!
Partiamo dalla lista degli ingredienti:
- feta
- melone
- rucola
- pomodorini
- succo di limone
- olio evo
- miele d’acacia
- sale e pepe (facoltativo).
La preparazione è velocissima ed estremamente facile: ho realizzato un video in cui preparo proprio questa bella insalata di melone, feta e rucola.
Ormai sai che amo sperimentare in cucina, usando la frutta anche in abbinamenti salati.
Ebbene, con questa ricetta voglio far giocare con il gusto anche te.
Uova: le cotture migliori per la digeribilità (anche con il burro)
C’è un grande segreto che riguarda le uova, qualcosa che nessuno ti ha detto mai: ciò che influisce nella loro digeribilità è la cottura.
Tutto sta nel passaggio da fluido a solido a cui è sottoposto l’uovo durante la cottura. Infatti, un uovo sodo sarà meno digeribile di un uovo in camicia o alla coque.
Quindi, quali cotture ti consiglio?
- L’uovo al tegamino cotto con il burro, invece che con olio, risulterà più digeribile perché vengono usati 2 grassi animali simili. Pensa che proprio il burro, spesso vietato, diventa strategico per digerire le uova e, in generale, in piccole dosi e con la giusta strategia non deve essere temuto.
- L’uovo alla coque è più digeribile per chi soffre di disturbi gastrici.
- L’uovo al piatto, una ricetta semplice, efficace e ottima se hai lo stomaco in fiamme.
Se non l’hai ancora sperimentato, ti spiego come preparare l’uovo al piatto:
- Strofina un piatto fondo con il burro per evitare che l’uovo si attacchi.
- Aggiungi l’uovo nel piatto col burro e appoggia il piatto su un pentolino d’acqua che bolle.
- Copri il piatto con un secondo piatto e lascia cuocere.
- Quando l’albume da trasparente diventa bianco, spegni e termina la cottura secondo la morbidezza del tuorlo desiderata.
Questo tipo di cottura farà risultare molto digeribile l’uovo, in quanto non vengono associati grassi differenti.
Peperoni: come migliorare la digeribilità ?
Altro tasto dolente e cibo incriminato quando si parla di digestione sono i peperoni. Siamo abituati a pensare che provochino pesantezza, ma quello che ancora non sappiamo è che possiamo tornare a gustarli senza pensieri, sia cotti che crudi.
Per aumentare la digeribilità , puoi prepararli arrosto o alla brace, ti bastano:
- peperoni
- olio extravergine d’oliva
- prezzemolo o menta fresca tritati
- sale marino q.b.
Prendi i peperoni di media grandezza, lavali e asciugali accuratamente, Adagiali su una griglia o piastra rovente, e girali solo quando la pellicina esterna risulterà bruciata.
Una volta scottati i peperoni da tutti i lati in modo uniforme, lasciali per una ventina di minuti in un contenitore per alimenti a chiusura ermetica. Questo passaggio ti servirà per rimuovere la pelle senza bagnarli con l’acqua. Ricorda di conservare il liquido che si sarà formato all’interno dei peperoni.
Elimina i semi, taglia a strisce più o meno sottili e condisci con olio extravergine d’oliva, sale marino, un ciuffo di prezzemolo o menta e il liquido messo da parte.
Puoi anche optare per la cottura in padella, facendo attenzione a non usare il coperchio. In questo caso, infatti, ci sarebbe un riassorbimento di vapore acqueo che renderebbe il peperone più umido e imbibito e quindi più difficile da digerire.
E se preferisci i peperoni crudi? Tieni presente che in estate, per via della loro stagionalità , i peperoni sono molto digeribili anche crudi. Inoltre, eliminando i semi e le parti fibrose di colore biancastro, e condendo bene con sale, olio e limone, potrai riscoprire una nuova digeribilità .
In generale, ricorda che puoi sorseggiare un bicchiere di acqua e succo di limone fresco mentre mangi, oppure mangiare frutta acidula a fine pasto, come pompelmo, kiwi gialli, mirtilli, clementine, per migliorare ancora di più la digeribilità .
Anche se soffri di reflusso, non c’è bisogno di eliminare gli alimenti che ami. Dalla preparazione ai metodi di cottura, ci sono molti modi e strategie di digeribilità del Metodo Flocco per alleviare il disagio del reflusso acido e continuare a gustare i tuoi piatti preferiti.
Numerosi piatti vengono evitati troppo spesso per la paura di una cattiva digestione, eppure sono una parte sostanziale della nostra dieta e possono apportare un grande livello di nutrienti e gusto. Devi solo assicurarti di incorporarli in modo efficace nella routine, in modo da poterne raccogliere tutti i benefici.